Dormire in mare aperto durante una crociera non è solo una questione di comfort, ma anche di sicurezza. Un equipaggio stanco infatti commette errori più facilmente perché si ha una scarsa capacità di giudizio quando non si è mentalmente lucidi. Quando si naviga a largo però non si può semplicemente gettare l’ancora e dormire e assicurarsi un buon riposo in uno spazio in movimento, rumoroso e traballante è una vera sfida.

Cosa fare allora per assicurarci che noi e il nostro equipaggio riposi al meglio durante la navigazione? Ognuno di noi è diverso e segue cicli differenti di sonno e riposo. A bordo basta solo un po’ di pianificazione, maturare alcune buone abitudini e seguire qualche trucco impiegato dai navigatori e gli skipper professionisti.

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Perché dormire in crociera è una sfida

Dormire in crociera su una barca in movimento è molto diverso dal trascorrere una notte tranquilla all’ancora. Quando siamo in mare aperto, non possiamo fermarci e abbiamo bisogno sempre di qualcuno sveglio che rimanga di guardia per navigare in sicurezza. Dormire e riposarsi è ancora più difficile per i navigatori solitari, ma anche per chi naviga in equipaggio qualsiasi turno di guardia spezza il ciclo normale di sonno e veglia. I veri nemici del sonno a bordo sono innanzitutto i movimenti costanti della barca, ma anche i rumori: possono essere gli scricchiolii e i gemiti dallo scafo o il rumore del motore o del generatore in funzione o ancora gli altri membri dell’equipaggio che si muovono ed eseguono manovre sulla barca. Per dormire bene in queste condizioni occorre spirito di adattamento, ma è uno sforzo che riguarda tutti.

Ottimizzare i turni di guardia

Il programma dei turni di guardia in crociera, se fatto in modo accurato ed efficace, è in realtà il miglior modo per migliorare il sonno dell’equipaggio. Ci sono molte scuole di pensiero su come gestirli, ma l’obiettivo dei turni di guardia è di fare dormire tutti pur mantenendo qualcuno sveglio in pozzetto per tutto il giorno e la notte. naturalmente più persone ci sono in barca, più sarà facile gestire i turni e assicurare un buon livello di riposo per tutti. L’ideale è avere un programma fisso per tutte le 24 ore e questo può essere meglio quando si lavora con persone che non si conoscono bene. Cercate per esempio di fare avere a tutti almeno un blocco di 6 ore di guardia. Lasciate anche che le persone si scambino i turni, se è necessario. Se qualcuno è stanco e qualcun altro no, ha poco senso forzare la guardia al programma.

Utilizzare i teli antirollio

Dormire in crociera. Un telo antirollio può trasformare una cuccetta o una seduta del quadrato in uno spazio più confortevole per dormire, soprattutto se la barca sta sbandando. Il telo antirollio infatti vi trattiene nella vostra cuccetta, così potete dormire senza essere sballottati da ogni parte quando la barca si sposta. Sistemate i teli antirollio prima di mollare gli ormeggi, a meno che non siano facili e veloci da montare, perché poi in navigazione con la barca già sbandata è più complicato.

Indossare una maschera per il sonno

Una maschera per il sonno può essere molto efficace, soprattutto per recuperare il sonno durante il giorno. Anche di notte, tuttavia, blocca tutta la luce ambientale che potrebbe disturbarvi. La maggior parte delle barche in navigazione non sono tanto buie. In quadrato ci sono le luci dell’angolo del carteggio e le spie degli strumenti di navigazione, così come le torce dell’equipaggio. Indossando una maschera oscurante per il sonno ognuno di questi fasci luminosi non sarà un problema e anche di giorno si può ottenere un sonno migliore e più profondo quando c’è il sole e la luce.

Usare i tappi per le orecchie

Dormire in crociera. Proprio come la maschera oscurante per dormire che blocca la luce, anche isolarsi dai rumori può aiutarci ad avere un sonno più solido. Ma con un avvertimento: dovete assicurarvi che l’equipaggio possa raggiungervi facilmente in caso di emergenza. Se siete solo in due a bordo, tapparsi le orecchie al di fuori della distanza delle grida può essere pericoloso se si ha bisogno di voi rapidamente. Se invece siete in equipaggio numeroso e sapete che non sarete la prima riserva della persona di guardia, possono aiutarvi molto. Sul mercato si trovano tappi per le orecchie di cera oppure di spugna o ancora di schiuma morbida.

Dormire di traverso nel letto

Esistono alcune posizioni alternative per dormire a bordo, a seconda di come si muove la barca. Dormire mentre si naviga di bolina può essere abbastanza scomodo perché tutto scivola verso un lato del letto e chi dorme normalmente può essere sbalzato fuori dalla cuccetta. Nel letto matrimoniale della cabina di poppa, per esempio ci si può girare di 90 gradi e dormire di traverso con la testa verso il lato sopravvento. Si scivola sempre un po’ lungo il letto, in questo caso, ma è molto più comodo che avere qualcun altro che vi scivola addosso o che rotola costantemente avanti e indietro. Ci possono essere altri punti per dormire bene quando la barca sbanda. Per esempio le sedute del quadrato oppure gli spazi dedicati alle attrezzature come le vele o ancora in coperta sulle mure controvento. La cuccetta a “V” di prua è invece di solito un posto terribile per dormire. C’è più rumore e movimento nella parte anteriore della barca con le onde più di qualsiasi altro posto sulla barca. Meglio allora condividere una cuccetta con qualcun altro quando non la sta usando piuttosto che dormire a prua.

Vestirsi in modo adeguato

In mare aperto fa freddo anche in estate. Vestirsi a strati è un’altra chiave del buon riposo perché permette di dormire in tutta comodità secondo l’abbassarsi o l’alzarsi della temperatura. L’attrezzatura di sicurezza come il salvagente e imbracatura sono fondamentali, ma per niente comoda per dormirci. A meno che le condizioni non siano difficili e pensate che non ci sarà bisogno di voi a breve, mettitela vicino a voi da qualche parte per un facile accesso quando non siete di guardia.