Come ridurre l’uso del motore durante la crociera a vela
Crociera a vela e uso eccessivo del motore. Una crociera a vela è quanto di meglio per staccarsi dal caos di tutti i giorni e dal fracasso delle nostre vite fin troppo urbane. Chi sceglie questo modo di trascorre le vacanze lo fa anche per godersi la tranquillità, il silenzio, il relax che regalano il mare, la barca e la navigazione a vela. A volte tuttavia anche durante una crociera a vela capita di accendere il motore di bordo. A parte le manovre in porto e durante gli ancoraggi, dove l’uso del propulsore è essenziale, capita di navigare a motore anche quando non è strettamente necessario. Un po’ per pigrizia, un po’ perché bisogna rispettare i piani di rotta, un po’ per superare un momento di bonaccia.
Eppure c’è il modo di evitare di accendere il propulsore in questi momenti. Come? Innanzitutto studiando una migliore distribuzione dei pesi a bordo, ma anche utilizzando la vela giusta che sfrutti al massimo anche le brezze leggere. Ma quello che davvero fa la differenza per spegnere il motore e rendere giustizia alla navigazione a vela, per sua natura lenta e silenziosa, è proprio l’approccio mentale alla crociera.
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Come distribuire i pesi a bordo
Crociera a vela e uso spropositato del motore. Spesso chi parte per una crociera a vela non resiste alla tentazione di portarsi di tutto e di più, nella convinzione che anche durante una vacanza il comfort a bordo e le occasioni di divertimento debbano essere senza limiti. Ci sta, ma accumulare oggetti di ogni tipo e pesi su una barca a vela diventa controproducente in termini di prestazioni. Spesso si vedono cabinati in vacanza stracarichi e con la coperta completamente invasa da tender, tavole da sup, canoe, materassini, piscine gonfiabili e quant’altro. In realtà quello che riteniamo necessario per la crociera va attentamente selezionato in termini sia di peso che di ingombro. Tenere la coperta sgombra è importante non solo per la libera circolazione dell’equipaggio, ma soprattutto in termini di sicurezza. In caso di vento forte, per esempio, con tutti questi accessori lasciati in coperta, diventa pericoloso manovrare con gesti rapidi e precisi, oltre al fatto che qualche componente può cadere accidentalmente in mare. Ecco, tenere la coperta in ordine e ridurre la quantità di oggetti accanto alle manovre fondamentali ci aiuterà a fare navigare meglio la barca. Meglio stivare tutto nei gavoni e utilizzarlo solo all’occorrenza.
Saper pianificare ma anche improvvisare
Crociera e uso del motore. Quando pianifichiamo la rotta per la nostra crociera a vela, se ci imponiamo dei tempi troppo stretti tra una destinazione e l’altra, rischiamo di condannarci a navigare spesso a motore per rispettare il programma. La pianificazione precisa di navigazione e soste, se da un certo punto di vista è importante, in certi frangenti può costituire anche un limite. In barca è giusto anche improvvisare e soprattutto accettare le condizioni meteo. Solo così ci potremo godere di più la navigazione senza lo stress di arrivare presto in un posto. Mentalmente il nostro approccio dovrebbe essere con meno vincoli e più indirizzato verso il piacere della vela. La rotta di una crociera si può pianificare in base ai venti dominanti della zona dove navigheremo, in modo da avere spesso condizioni favorevoli per farlo a vela. Navigare con l’ansia delle miglia da percorrere durante la giornata non ci fa vivere bene la nostra crociera.
La vela ideale da usare nelle brezze leggere
Crociera a vela e uso del motore. Nonostante lo studio della meteorologia prima e durante una crociera, può capitare soprattutto nella bella stagione di incontrare momenti di bonaccia o brezze leggere. Fa parte del gioco. Con le vele giuste tuttavia anche in questo caso si può evitare di accendere il motore per continuare la navigazione. La classica vela da imbarcare per aggiungere quel mezzo nodo in più è il Code Zero. Tale vela a livello di dimensioni dovrebbe essere almeno 2 volte e mezzo il nostro fiocco. La comodità del Code Zero è che si può tenere avvolto e issato, quando non in uso, ma una volta aperto permette di navigare discretamente alle andature portanti ma anche nelle boline larghe e affrontare senza problemi anche pochi nodi di vento. Soprattutto su barche che non dispongono di grandi piani velici può essere la vera soluzione.
E in caso di bonaccia totale?
Quando il vento è proprio leggerissimo per evitare l’uso del motore e continuare la navigazione a vela dobbiamo ragionare come fanno i tattici di bordo durante le regate: il vento lo si va a cercare, si studia la zona di mare, le increspature sull’acqua, il colore stesso dell’acqua e ci si sposta in base a queste osservazioni, cercando di capire qual è il momento della giornata favorevole per cambiare zona. Il risultato di questa caccia al vento sarà quella di fare meno o più miglia complessive durante la nostra crociera ma almeno ci godremo di più il viaggio, i posti belli e la vacanza.