Cicladi del Nord, isole del cuore e meraviglie dell’Egeo
Una crociera di 7 giorni con partenza e ritorno da Lavrion per esplorare a vela alcuni dei luoghi più belli delle Cicladi: Kythnos, Milos, Polyaigos, Kimolos, Sifnos, Serifos e Capo Sounion.
Disseminate al centro dello splendido Mar Egeo, le Cicladi con le loro 200 tra isole e isolotti sono apprezzate dai velisti di tutto il mondo per la bellezza del paesaggio roccioso che si fonde con il mare cristallino, per le tradizionali case bianche e i mulini a vento, per la storia millenaria e le infinite possibilità che offrono di esplorare e visitare.
L’itinerario che vi proponiamo con partenza e ritorno da Lavrion vi permetterà di vivere alcuni dei luoghi più belli di queste isole: Kythnos, Milos, Polyaigos, Kimolos, Sifnos, Serifos e Capo Sounion. Allo stesso tempo, questa crociera realizzerà le vostre ambizioni di navigazione, in condizioni meteorologiche ideali, per tutta la settimana. Nel mare greco infatti nei mesi estivi soffia il celebre “Meltemi”, vento da Nord e Nord Ovest che in certe giornate raggiunge anche i 5 Beaufort. Il vento soffia più forte durante le ore centrali della giornata. Quindi si consiglia di navigare al mattino presto, per evitare il mare formato.
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Giorno 1, Lavrion – Kythnos, 27 miglia
La nostra base d’imbarco è Lavrion, un pittoresco porto situato all’estremità sud orientale dell’Attica. Dista appena una mezz’ora di taxi dall’aeroporto di Atene e rispetto ad altri porti turistici della zona, essendo più vicino all’arcipelago, è un punto di partenza ideale per navigare nell’arcipelago delle Cicladi. Il porto è stato modernizzato per le Olimpiadi del 2004 e adesso è molto frequentato dai velisti che noleggiano barche e vengono qui ogni anno. Da qui partono anche i traghetti che fanno scalo a Kavala, Kea e nel Pireo. Con una capienza di circa 700 posti barca, oltre a uffici turistici, offre un bacino di riparazioni nautiche e un servizio di taxi 24 ore al giorno. La città di Lavrio si trova a soli 10 minuti a piedi e qui si trovano supermercati per fare cambusa, bar e ristoranti.
Non appena completato il check-in, si parte per la prima destinazione: Kythnos. Approdiamo nel piccolo porto peschereccio di Merichas che si trova sulla costa occidentale in una splendida baia di acque cristalline al riparo dai venti del Nord. Da qui parte il lungomare ricco di negozi e taverne dove gustare le prelibatezze locali. L’isola di Kithnos è tranquilla e incontaminata e offre al viaggiatore meravigliose spiagge di sabbia fine. Le più belle sono quelle di Merichas, Martinakia, Episkopi, Flambouria, raggiungibile solo in barca, e Aghios Stefanos. La spiaggia più sorprendente, però, è Kolona, una lunga distesa di sabbia fine che entra nel mare e crea due spiagge.
Da visitare sono anche la cittadina di Loutra, celebre per le sue sorgenti termali sulfuree e Dryopida, un borgo collinare incastonato da diversi mulini a vento e costruito intorno alla grotta di Katafiki da dove godere di una bella vista sul mare.
Giorno 2, Kythnos – Milos, 45 miglia
Lasciamo le banchine di Merichas la mattina presto e navighiamo verso Sud fino all’isola di Milos. Qui ci si può concedere un bagno rinfrescante in alcuni dei luoghi più suggestivi delle Cicladi, intorno all’isola dove è stata scoperta la famosa statua della dea Afrodite, alias la Venere di Milo”, simbolo della bellezza femminile classica. La statua è gelosamente custodita al Louvre di Parigi, ma sull’isola c’è bellezza in abbondanza, tra pittoreschi villaggi, spiagge incantevoli bagnate da un mare azzurrissimo e resti di civiltà antiche. Milos è vulcanica e presenta una curiosa forma a ferro di cavallo. Viene anche chiamata “isola dei colori” per le sue formazioni rocciose scure che contrastano con il mare blu e con la pietra bianca caratteristica dell’isola.
Su queste coste si contano più di 70 spiagge. Tra le più suggestive ci sono Paleochori a forma di anfiteatro e protetta da un’alta scogliera di roccia rossastra; Tsigrado, la più fotografata dell’isola e Fatourena, situata in prossimità della riserva ornitologica della laguna di Rivari. E poi ancora Kastanas Beach, apprezzata per i suoi ciottoli multicolore. Una gita in barca la meritano anche la grotta di Sykia e i celebri faraglioni di Kleftiko, impressionanti rocce ad arco che emergono orgogliose dal mare. Tutti da esplorare anche i villaggi di Plaka e Pollonia e la cittadina di Adamas, sede del nostro porto di scalo
Giorno 3, Milos – Polyaigos – Kimolos, 15 miglia
Cogliamo l’occasione per scoprire le vicine isole di Polyaigos e Kimolos. Polyaigos è la più grande isola disabitata del Mar Egeo e ospita magnifiche spiagge, soprattutto sulla costa occidentale, nonché numerose grotte marine. È rinomata tra le Cicladi per essere rifugio delle foche monache e molte altre specie animali, tra cui le capre, che qui riescono a vivere indisturbate, lontano dal chiasso e dal caos. Polyaigos appartiene alla comunità di Kimolos, mentre una parte del suo territorio fa capo direttamente alla chiesa di Kimolos.
Kimolos offre invece un paesaggio vulcanico e affascinanti spiagge con sorgenti termali. L’unico villaggio, Chora, è quanto di più genuino si possa trovare nelle Cicladi. È un paesino adagiato sul basso crinale, circondato dai campi. Da qui si gode una vista panoramica e ci si può ristorare grazie a un buon numero di taverne e qualche negozio. Tra le sue spiagge più belle c’è la bianchissima Prassa, proprio dove termina la strada che percorre tutta la spina dorsale di Kimolos. Altrettanto interessante è Mavrospilia circondata da comunità di asinelli e dall’acqua trasparente.
Giorno 4, Milos – Sifnos, 20 miglia
È ora di salpare di nuovo alla volta di Sifnos, isola dei profumi che si distingue per l’architettura, le bellezze naturali, i villaggi caratteristici e la cucina tradizionale delle Cicladi. Oltre a Kamares, dove si trova il porto principale, ci sono altri punti di attracco, come Faros, vicina a un villaggio di pescatori, Poulati, una piccola cala appartata, molto amata dai naturisti, Vathy, una baia semicircolare bagnata da un mare incredibilmente azzurro alla cui estremità sorge un caratteristico monastero. E poi ancora Vlychada, Heronissos, Panagia e Chryssopigi.
Sifnos è un piccolo paradiso fatto di vallate e montagne ricoperte di ulivi, mandorli, oleandri ed erbe aromatiche. Conta più di 200 chiese ed è sede del più importante evento culinario delle isole greche, il Festival Gastronomico delle Cicladi. Vanta inoltre un’importante tradizione nella produzione di ceramiche in terracotta. Ospitale e incantevole, attira i velisti con la sua semplicità: mare cristallino, tipiche casette bianche con i balconi blu, inebrianti profumi di piante selvatiche. Sulla terraferma meritano una visita l’elegante città di Apollonia e il sito archeologico di Kastro. Quest’ultimo fondato più di 3.000 anni fa, è un paesino arroccato in cima a una collina sul mare. Ospita Eftamártyros, ossia la Chiesa dei Sette Martiri, un piccolo museo archeologico, più alcune taverne e negozietti ideali per bere una birra fresca e fare un po’ di shopping.
Giorno 5, Sifnos – Serifos, 11 miglia
La prossima destinazione delle Cicladi è Serifos, isola che racchiude l’essenza delle Cicladi: piccola, romantica e autentica. Un luogo tutto da scoprire con più di 60 spiagge bagnate da un mare turchese e limpidissimo, poche strade asfaltate, alberi di tamerici e fichi che puntellano le dolci colline. Una di queste ultime circonda il porto di Livadi dove si trova la città principale di Hora. Molto suggestiva per la sosta alla fonda è anche la spiaggia di Agios Sostis, incastonata in una piccola baia sovrastata da una graziosa chiesetta bianca e blu. Altre spiagge da non perdere sono Psili Ammos, la più famosa e affollata, Platys Gialos, spiaggia sabbiosa in una baia a forma di conchiglia, Sikamia, lunga spiaggia mista di sabbia e ciottoli nell’estremità settentrionale dell’isola, remota e selvaggia. E poi ancora Vagia, con sabbia bianchissima e mare trasparente nel Sud dell’isola.
I centri sulla costa più importanti sono Chora e Livadi. A Livadi si respira un’atmosfera vacanziera e ci si può rilassare curiosando tra i negozietti di souvenir e sorseggiando un drink in uno dei tanti baretti. La Chora invece è il gioiello dell’isola, una tipica cittadina delle Cicladi con una cascata di casette bianche che ammalia con i suoi scorci panoramici, le caratteristiche viuzze, i ripidi ma suggestivi saliscendi. Meritano una visita il municipio in stile neoclassico, il duomo e il vecchio kastro. Tra i villaggi interni, segnaliamo Galani, Kentharcos e Panagià, oltre al bellissimo monastero Taxiarchon, intitolato ai santi patroni dell’isola.
Giorno 6, Kythnos – Baia di Kolona, 23 miglia
È tempo di tornare a Nord verso l’isola di Kythnos ed esplorare la celebre Baia di Kolona, tra le più belle di tutta la Grecia. È un luogo magico e romantico. Si trova nell’omonima baia sulla costa nord-occidentale dell’isola, a poco più di un miglio dal villaggio di Chora e 4 miglia a Nord del porto di Merihas. Si chiama così perché il suo litorale sabbioso sembra un’antica colonna caduta in mare. La stretta striscia di sabbia unisce Kythnos con l’isola rocciosa di Agios Lucas e allo stesso tempo divide la baia in 2 parti, motivo per cui la spiaggia è circondata da acque marine su entrambi i lati.
La spiaggia di Kolona è lunga appena 240 metri ma è molto ampia. È ricoperta di sabbia dorata a grana grossa ed è circondata da dolci colline quasi prive di vegetazione. In compenso offre acque turchesi e grazie alla sua posizione tra le spiagge di due isole, è ben protetta dai venti e dalle onde.
Giorno 7: Kythnos – Capo Sounion – Lavrion, 28 miglia
Infine il nostro viaggio di ritorno comprende uno dei luoghi più famosi della Grecia: Capo Sounion e il Tempio di Poseidone. Si può nuotare nelle splendide acque della baia e poi visitate il sito archeologico che dista solo 20 minuti a piedi dalla spiaggia. Questo promontorio che sorge poco lontano da Atene sulla punta meridionale dell’Attica è un luogo davvero affascinante e intriso di miti e leggende.
Secondo il mito proprio da questo lembo di terra Re Egeo, sovrano di Atene, per disperazione si sarebbe gettato nel mare che poi avrebbe preso il suo nome, ovvero il Mar Egeo. Nel pomeriggio ci dirigiamo verso Lavrion, pronti per sbarcare da questa crociera alla scoperta delle Cicladi più nascoste, luoghi del cuore che si fa fatica a dimenticare.