Acqua dolce a bordo preziosa: serve un cambio di mentalità
La primavera del 2023 registra dati piuttosto allarmanti di siccità in Mediterraneo. Le coste affacciate sul mare Nostrum sono sempre più gravemente carenti d’acqua e piovono restrizioni al consumo del prezioso liquido. Secondo l’ultimo report dell’Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC), il Mediterraneo è una delle zone del mondo che subisce maggiormente gli effetti del riscaldamento globale, poiché più vulnerabile. Precipitazioni e temperature stanno subendo ovunque forti variazioni negative.
Il 2020 è stato uno degli anni meno piovosi del decennio 2011-2020 e allo stesso modo nella primavera 2022 le temperature medie sono state caratterizzate da anomalie positive di circa +2 °C, +3 °C per i mesi maggio e agosto, e anomalie maggiori per giugno e luglio, con valori anche superiori, fino a +4 °C e +5 °C. Per i prossimi anni, l’IPCC prevede un aumento del rischio di siccità nei Paesi del Mediterraneo, a causa di una progressiva riduzione delle precipitazioni e dell’incremento delle temperature medie.
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Crociere sostenibili e barche ideate per risparmiare acqua
Per contrastare il fenomeno, in molti tratti di costa del Mediterraneo, dal mese di maggio 2023 le autorità marittime hanno cominciato ad attivare divieti di lavaggio delle imbarcazioni a causa della mancanza di acqua dolce. Oltre al lavaggio, le capitanerie di porto e gli yachts club stanno introducendo un gradito controllo dell’uso dell’acqua da parte di chi vive a bordo e parte per la crociera.
Serve anche da parte dei diportisti un cambiamento di mentalità sull’utilizzo dell’acqua dolce a bordo. Approccio che tuttavia ha già iniziato a manifestarsi. Basta notare come le lamentele sul tema sono fortunatamente meno frequenti. Ci sono molti modi di risparmiare acqua dolce quando si naviga, in cucina, per lavarsi o per qualsiasi altro uso. Questi sforzi da parte dei velisti dovrebbero essere agevolati però anche dei cantieri e degli studi che progettano le barche moderne. Si potrebbero per esempio valutare soluzioni per installare a bordo dei sistemi di raccolta dell’acqua piovana o semplicemente rendendo standard le pompe a pedale e i sistemi per sfruttare l’acqua di mare in cucina e nelle toilette di bordo.
Anche i porti si impegnano per evitare sprechi
Il risparmio di acqua dolce a bordo e il controllo su inutili sprechi deve tuttavia essere inseguito anche dagli stessi porti. In alcune strutture più all’avanguardia si assiste alla nascita di soluzioni ecosostenibili. Si stanno per esempio sviluppando sistemi mobili di pompaggio dell’acqua di mare per la pulizia dei ponti. Così come si affrontano seriamente i problemi di perdite dei sistemi idrici e dell’uso improprio dei tubi.
Lo stesso mercato nautico vede un proliferare di detergenti per il lavaggio delle imbarcazioni. Prodotti ideati con formule “eco friendly” e che non hanno bisogno di essere diluiti in acqua. Possono essere un’ottima soluzione.