Raggiungere in barca a vela le Canarie: consigli su rotta e meteo
Navigare in barca a vela verso le isole Canarie partendo dal Nord Europa e dal Mediterraneo può essere un ottimo modo di prepararsi alla traversata dell’Atlantico vera e propria. Importante è studiare attentamente rotta e meteo.
Raggiungere in barca a vela le Canarie. Quando si parla di passaggi oceanici l’attenzione dei velisti, anche giustamente, tende a concentrarsi sulla traversata verso i Caraibi di circa 3.000 miglia. Se tuttavia la stagione è quella giusta, il meteo per il “salto” atlantico sarà probabilmente clemente e sarà caratterizzato dai venti Alisei per la maggior parte del tragitto, se non per tutto.
Arrivare alle Canarie, invece, può essere tutt’altra cosa. Sia che si tratti di partire dal Mediterraneo, sia che si scenda dall’Inghilterra o dalla Francia. Già attraversare per esempio il Golfo di Biscaglia comporta una buona dose di preoccupazioni per il velista. Non a caso questo tratto di mare ha una reputazione temibile e per molti equipaggi è il primo vero assaggio di navigazione oceanica. Alcuni navigatori esperti suggeriscono di andare il più a Ovest possibile prima di dirigersi verso Sud. Ma c’è anche chi preferisce raggiungere la penisola di Brest per accorciare le distanze e poi aspettare una buona finestra meteo.
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Attraversare il Golfo di Biscaglia è impegnativo
Raggiungere in barca a vela le Canarie. Andare a Ovest va bene se ci sono venti occidentali lungo tutto il percorso. Ma durante i mesi estivi ci sono spesso anche venti orientali o nord-orientali lungo la costa settentrionale spagnola che aiutano a doppiare Finisterre. La costa della Biscaglia è peraltro un’area incantevole che spesso sfugge agli equipaggi nella fretta di andare a Sud. Se però avete molto tempo a disposizione è un’opzione che vale la pena prendere.
Il periodo migliore per attraversare il Golfo di Biscaglia è luglio e agosto, quando l’alta pressione delle Azzorre si è sposta a Nord e nel Sud della Biscaglia i venti sono spesso da Nord Est. In questo caso la preoccupazione principale è una zona di accelerazione nell’angolo nord-occidentale della Spagna. Con una direzione del vento da Est o da Nord Est si verifica un aumento significativo della velocità del vento. Parliamo di circa 10 nodi in più da aggiungere alle previsioni per tenere conto di questa accelerazione, che tra l’altro crea anche un mare corto e ripido.
Il passaggio a Finesterre per evitare il vento forte
In queste condizioni c’è anche chi preferisce un passaggio vicino a Finisterre per ridurre al minimo il tempo trascorso nella zona di accelerazione del vento e anche per avere un po’ di riparo dalle onde. Con un’alta pressione delle Azzorre ben consolidata e la “normale” bassa temperatura sulla Spagna, si instaurano gli Alisei portoghesi. Guidati dal gradiente di pressione tra l’alta e la bassa pressione, sono in genere più forti durante il pomeriggio, per poi attenuarsi vicino alla costa durante la notte.
Al largo tendono a rimanere forti da Nord a Nord Ovest e non è raro che raggiungano i 30 nodi. Può essere un’ottima condizione per testare le vele portanti in vista della traversata atlantica. Con l’avanzare della stagione, a partire dall’inizio di settembre, le depressioni nell’Atlantico si spostano più a Sud, generando forti venti da Sud Ovest in Biscaglia e spingendo la fascia di venti di Tramontana verso Sud, spesso dopo Lisbona. Questo rende difficile la traversata della Biscaglia. È ancora possibile, ma è probabile che si debba aspettare un po’ di tempo per una buona finestra meteorologica e, una volta ottenuta, sarà difficile percorrere tante miglia.
Uscire dal Mediterraneo sfruttando i venti da Nord Est
Partendo per le Canarie dal Sud del Portogallo o dal Mediterraneo, le statistiche meteo suggeriscono che si hanno in prevalenza venti da Nord a Nord Est per la maggior parte del passaggio. Per andare alle Canarie dal Mediterraneo è importante attraversare lo Stretto di Gibilterra con un vento da Est, il Levante. L’orografia della zona incanala il vento tra le montagne della Spagna e quelle del Nord Africa rendendo lo Stretto difficile in caso di vento da ovest. Una volta usciti dal Mediterraneo, la rotta si unisce a quella delle barche provenienti da più a Nord.
Evitare i rinforzi di vento lungo il Marocco
Di solito, prima di dirigersi verso Sud, è necessario prendere un po’ di Ponente per evitare una zona di calma che si trova spesso lungo la costa marocchina, vicino a Casablanca, causata da una bassa pressione sul Nord Africa. Con i venti settentrionali in atto, può rilevarsi una zona di accelerazione a Ovest delle montagne che incanalano l’aria lungo il loro lato occidentale. Tale fascia di vento forte può essere trovata fino a 100 miglia al largo.
Queste condizioni possono essere facilmente previste se si utilizzano i file Grib, anche se spesso sono fenomeni locali non menzionati nelle previsioni. È un problema che riguarda soprattutto se ci si dirige a Lanzarote da Gibilterra, poiché la rotta è generalmente più vicina alla costa rispetto a quella di chi arriva dal Portogallo.
Tenere sotto controllo le variazioni di pressione
La caratteristica che desta maggiore preoccupazione scendendo verso le Canarie sono le variazioni di pressione che possono generare forti venti. Essendo così a Sud, infatti, basta un piccolo gradiente di pressione per avere groppi di vento e anche burrasche che rendono il passaggio oceanico piuttosto adrenalinico.
La rotta a vela alle Isole Canarie può essere una bella navigazione e un’anteprima di quello che ci aspetta nella traversata atlantica vera e propria. È tuttavia necessario prestare la massima attenzione alle condizioni meteorologiche. Il consiglio è di partire presto nella buona stagione poiché da settembre il meteo può peggiorare rapidamente e soprattutto in caso di tempo instabile navigare il più velocemente possibile nelle finestre meteo buone. La ricompensa della lunga navigazione è un aricpelago di isole splendide, dal clima mite e ricche di servizi per i viaggiatori.