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Punture, ustioni e otiti. Come proteggere i bambini in crociera

– 13 Agosto 2022 – Vita a bordo

Vita a bordo

Punture, ustioni e otiti. Come proteggere i bambini in crociera

Come proteggere i bambini in crociera. La crociera a vela possono essere esperienze magnifiche per i nostri figli, anche quando sono piccoli. In barca infatti trovano un ambiente dove vivere tante avventure, compresi i bagni in rada e le passeggiate per esplorare grotte, sentieri lungo costa e spiagge. Tra le molte attività durante la navigazione o nelle soste può capitare tuttavia anche per i nostri piccoli marinai di avere spiacevoli incontri con meduse, tracine, vespe e calabroni. Senza contare che la lunga esposizione al sole può provocare sulla loro pelle delicata diversi tipi di ustioni. Così come i bagni infiniti nell’acqua di mare, magari fredda, potrebbero causargli dolorose otiti.

Del resto anche una semplice crociera a vela per quanto bellissima, può portare con sé anche dei rischi che è importante tenere presenti per non farsi cogliere impreparati. Vediamo in questa guida come intervenire nel caso capitasse un’evenienza del genere e soprattutto come prevenire questi piccoli inconvenienti della vita a bordo.

Leggi anche: Tanti motivi sani per andare in barca a vela con i bambini

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Raggi solari: un pericolo per pelle e occhi

La prima cosa da proteggere nei bambini che navigano con noi in crociera è la pelle dai forti raggi solari. Ma la stessa attenzione tuttavia va riposta negli occhi, spesso assolutamente ignorati dai genitori. Oltre a evitare l’uso di lenti a contatto per fare il bagno, bisognerebbe fargli sempre indossare degli occhiali da sole, anche per difendere l’occhio dai raggi UVA. Questi ultimi infatti quando siamo in mare vengono potenziati dal riflesso di acqua e possono provocare congiuntiviti fastidiose, rossore intorno all’iride e infiammazioni.

Come proteggere i bambini in crociera. Se il vostro bambino dovesse manifestare anche piccoli sintomi a riguardo, bisogna intervenire immediatamente con terapie idonee, per esempio creme specifiche a base di antibiotici e cortisone. Inoltre quando siamo a bordo il grande caldo delle giornate estive in genere evaporare il cosiddetto “film lacrimale” degli occhi, creando irritazione. Anche in questo caso si può prevenire con gocce lubrificanti.

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Punture di medusa e di tracina

Come proteggere i bambini in crociera. Altro evento spiacevole che può capitare ai bambini quando nuotano vicino alla barca è la puntura di medusa. Nel momento della puntura si percepisce immediato dolore e bruciore. La pelle si arrossa e si irrita, come avviene per un’ustione, con bolle, vescicole, gonfiore. Dopo circa 15 minuti il bruciore scompare, rimane il senso del dolore ed inizia il prurito e il formicolio (dovuto alla tossina paralizzante).

In questo caso i rimedi della nonna, come ammoniaca, urina, limone, aceto e alcol, potrebbero ulteriormente infiammare la parte colpita dalla puntura di medusa. Per lenire il prurito, è meglio fare impacchi freddi e ricorrere ad una crema o un gel a base di cloruro di alluminio, meglio se ad una concentrazione del 5 per cento. È importante anche controllare che non siano rimaste attaccate parti e in caso rimuoverle con una tessera di plastica rigida raschiando la cute.

Cosa fare in caso di puntura di tracina

Nascoste in mare sotto la sabbia, le tracine sono frequenti in molte località. Tali pesci vivono per lo più sotto la sabbia e hanno sulla parte superiore degli aculei che rilasciano un veleno se toccati con una mano o un piede. In caso di puntura bisogna asportare le spine e immergere la zona colpita in acqua calda perché le tossine urticanti sono termolabili. In mancanza si può ricorrere a sabbia calda, ma niente ghiaccio o ammoniaca (pipì). Sciacquare la parte con acqua di mare, non usare l’acqua dolce. Quindi e applicare un gel al cloruro di alluminio.

Tra i disturbi dell’estate specie tra bambini e amanti delle immersioni, ci sono le otiti causate da infezioni batteriche o fungine nell’apparato uditivo: per chi è sensibile al problema, sono utili tappi in silicone per fare il bagno.

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A spasso sui sentieri: occhio a zecche e calabroni

Come proteggere i bambini in crociera. In spiaggia, sugli scogli o nell’erba, camminare scalzi è sconsigliato, sia per la presenza di oggetti taglienti, che per la possibilità di imbattersi in zecche, che possono essere veicolo di infezioni, come la malattia di Lyme. Si annidano nelle pieghe della pelle e vanno estratte delicatamente con pinzette. Per fare le passeggiate intorno alle baie e le calette, bisogna avere le gambe coperte da pantaloni o calzini lunghi, e battere il terreno con un bastone, per evitare il morso della vipera: nel caso in cui accada, immobilizzare l’arto, evitare incisioni o suzioni e farsi portare il prima possibile in ospedale.

I cespugli di more e di fiori nascondono vespe e calabroni: in caso di punture, asportare il pungiglione, applicare ghiaccio e evitare medicamenti fatti in casa come aceto o bicarbonato. Alcuni possono essere allergici: in caso di vertigini o difficoltà respiratorie andare al pronto soccorso.

Ricordarsi infine di portare a bordo i farmaci e non lasciarli in borsa dove potrebbero essere esposti a temperature troppo alte che li danneggiano.

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