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I 5 dispositivi di sicurezza da avere a bordo quando si parte in crociera

– 14 Maggio 2022 – Accessori di bordo

Accessori di bordo

I 5 dispositivi da avere a bordo per la sicurezza dell’equipaggio

La tecnologia a bordo delle moderne barche a vela non sostituisce lo svolgimento di corrette procedure e soprattutto l’esperienza. Ma ha contribuito a elevare gli standard di sicurezza e aiutare i diportisti a risolvere situazioni critiche. Per cui è stupido non approfittarne, soprattutto in barca. Alzare efficacemente il livello di sicurezza a bordo anche durante una crociera a vela richiede apparecchiature dedicate e quindi ha un suo costo, ma ne vale assolutamente la pena. L’importante è scegliere con accortezza. Ecco i 5 dispositivi da sicurezza da avere a bordo oggi se si parte per una crociera a vela.

Leggi anche: Sicurezza a bordo: sapete a cosa serve una Jack Line?

Epirb, la vostra sentinella a bordo

In caso di emergenza, l’Epirb (Emergency Position Indicating Radio Beacon) è l’unico strumento salvavita in grado di segnalare con precisione la posizione della barca in difficoltà, allertando i soccorsi. Non a caso è obbligatorio a bordo per le navigazioni oltre le 50 miglia. Trasmettono sulla stessa frequenza del PLB (406 MHz) e hanno anch’essi un GPS integrato per una localizzazione più facile, ma a differenza di questi sono in grado di attivarsi in automatico nei casi più gravi di emergenza (come l’affondamento) e il messaggio di SOS che viene lanciato è associato alla barca e non alla persona. Le maggiori dimensioni di un EPIRB fanno si che la batteria duri di più, la trasmissione del segnale deve durare almeno 48 ore. I prezzi sul mercato variano dai 350 ai 900 euro per i modelli più avanzati.

Plb, il localizzatore satellitare da avere con sé

I PLB (Personal Locator Beacon) sono localizzatori satellitari ad uso personale sia marittimo che terrestre: in caso di necessità, inviano un segnale di SOS sulla frequenza 406 MHz. Si tratta dispositivi piccoli, impermeabili e spesso galleggianti che vanno portati con sé. Si attivano a mano, estraendo l’antenna e premendo il pulsante di accensione. Hanno una luce strobo che emana flash intermittenti e il GPS per una localizzazione precisa. La trasmissione della richiesta di soccorso dura 24 ore e può essere captata dai satelliti del sistema di soccorso internazionale COSPAS-SARSAT. Molti i modelli sul mercato, eccone alcuni sotto i 300 euro.

Dispositivi sicurezza

Se cadete in mare l’Ais Mob vi salva la vita

Si tratta di un dispositivo compatto, portatile e impermeabile da tenere sempre con sé: se si cade in mare, una volta attivato (manualmente o in automatico) trasmette per almeno 24 ore un segnale radio di allarme AIS (Automatic Identification System) che può essere visualizzato da tutte le navi che si trovano in un raggio di 4-7 miglia dotate di un ricevitore compatibile con la stessa tecnologia: va da sé che se avete l’AIS a bordo integrato nella vostra rete strumenti potrete ricevere l’allarme e la posizione dell’uomo a mare sul vostro chartplotter. I modelli migliori integrano anche il GPS. Ci sono anche i sistemi MOB AIS che lavorano con più sensori: una centralina in barca e i ricetrasmettitori al polso o in tasca dei membri dell’equipaggio. I prezzi per un buon prodotto non superano i 300 euro.

Dispositivi sicurezza

Fuochi a mano a Led

Dispositivi di sicurezza personali. Ormai hanno preso piede e stanno scalzando i tradizionali fuochi di segnalazione. Sono dei fuochi a mano che utilizzano la tecnologia a LED (o in alcuni casi il Laser) per segnalare la propria posizione una volta attivati. A differenza dei fuochi tradizionali che funzionano per circa 30 secondi, garantiscono una durata lunghissima, anche oltre le 5 ore. In più potete spegnerli e riaccenderli a comando e non sono mono-uso.

Dispositivi sicurezza

Killer Engine, dispositivo che spegne il motore

Dispositivi di sicurezza personali. Evoluzione digitale del vecchio “cordoncino” da polso collegato al motore che si utilizzava sui gommoni e sulle piccole barche, si tratta di una centralina compatta che va installata a bordo e funge da interruttore wireless che spegnerà il motore, entro un massimo di due secondi, dal momento in cui una persona cade fuori bordo. La centralina dialoga con dei braccialetti (o talvolta delle compatte luci galleggianti) indossati da ogni membro dell’equipaggio i quali, se qualcuno cade in mare, invieranno un allarme Mob a bordo. Utilizzando app dedicate, l’allarme sarà replicato sui telefoni dell’equipaggio indicando la direzione da cui proviene l’allarme. Questi dispositivi nascono per il mondo delle barche a motore e dei gommoni, ma c’è un futuro anche sulle barche a vela. Sono ideali per il charter, le crociere in famiglia e i trasferimenti. In queste situazioni si naviga tantissimo a motore. Sapere che se cadi in acqua la barca si fermerà subito, allontanandosi solo di quanto l’inerzia le consentirà, è fonte di minore stress mentale per l’uomo a mare e per chi dovrà eseguire la manovra di recupero”.

Dispositivi sicurezza

Kit personale di sicurezza: quanto costa?

Per i dispositivi di sicurezza in grado di lanciare messaggi di soccorso scegliete modelli di brand conosciuti e già abbondantemente testati sul mercato. Non potete essere voi i tester di una tecnologia salvavita. A bordo non dovrà mai mancare un buon Epirb, il cui segnale di SOS è associato alla barca, mentre ciascun membro dell’equipaggio dovrà dotarsi di un kit sicurezza composto da un giubbotto salvagente autogonfiabile, un Plb, un Ais Mob e un fuoco a mano Led.

Dovete chiedervi, quanto vale la nostra incolumità e quella del nostro equipaggio? La risposta è: molto di più della cifra da investire nell’upgrade di sicurezza sulla vostra barca. Parlando di costi, provate a fare un preventivo di quanto vi costerà il kit: 250 euro per un buon giubbotto autogonfiabile, altri 250 per un Plb, 250 per un Ais Mob e 100 euro di Led flares. Totale: 850 euro. Ora provate a immaginarvi in acqua, caduti fuori bordo nella notte, presi dal freddo e dalla disperazione con un’alta probabilità di non tornare a casa. Per uscire da questa situazione non spendereste 900 euro, ammortizzati in 4-5 anni, ovvero il tempo in cui si scaricheranno le batterie?

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