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L’ancora che speda senza nessuno a bordo è un disastro

– 3 Dicembre 2021 – Vita a bordo

Vita a bordo

L’ancora che speda senza nessuno a bordo è un disastro

L’ancora che speda. Ad ogni stagione è sempre discretamente alto il numero di barche che dopo avere ancorato finiscono a scogli oppure spiaggiate lungo la costa. Le più fortunate vanno alla deriva al largo, ma anche quest’eventualità non è priva di rischi. La causa di questi incidenti è l’ancora che speda, ossia perde la tenuta con il fondale, un fenomeno che accade o per inesperienza e quindi perché non si mette in pratica un buon ancoraggio o per il variare delle condizioni meteo in modo consistente. Rimanere a bordo quando la barca è alla fonda è comunque fondamentale per porre rimedio all’emergenza si può lasciare definitivamente la sosta oppure ripetere l’ancoraggio con più attenzione. Il guaio è che spesso gli equipaggi, una volta data l’ancora, scendono a terra e se questa speda per qualunque ragione allora sono guai e il rischio di perdere la barca è molto concreto.

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L'ancora che speda.

Ridurre il problema con un buon ancoraggio

Per ridurre al minimo l’eventualità che l’ancora perda la propria tenuta con il fondale occorre padroneggiare bene la tecnica dell’ancoraggio. Innanzitutto bisogna scegliere un’ancora ideale per il tipo di fondale in cui si sosta. Non tutti i modelli di ancora infatti sono adatti alla sabbia o alle rocce o alle alghe. Dopodiché occorre rispettare la regola del giusto calumo: ossia avere una linea di ancoraggio pari ad almeno 4 volte l’altezza del fondale. Gli equipaggi inesperti spesso arrivano in rada, calano l’ancora e lasciano un po’ di cima a caso. Inoltre non fanno stendere bene la catena per poi eseguire una prova di tenuta con il motore a marcia indietro. In questo modo l’ancora sembra tenere, ma come si alza un po’ di vento o un po’ di mare formato si scopre che non è così. Se poi l’ancora speda di notte, il tutto è ancora più complicato.

L'ancora che speda

La barca può finire a scogli o andare alla deriva

L’ancora che speda. Lo scenario di un’ancora che speda senza che l’equipaggio sia a bordo della barca può essere di 3 tipi: nei casi più fortunati un vicino di rada si accorge dell’incidente e recupera in qualche modo la barca. Al contrario a seconda di dove spingono vento o corrente, la barca può finire sugli scogli oppure spiaggiarsi oppure ancora andare alla deriva al largo. In quest’ultimo caso ci sono buone probabilità che non si procuri danni, ma poi occorre trovarla con l’intervento della Guardia Costiera o di società di recupero e l’operazione può essere molto costosa. Oltre al fatto che non raro che le barche al largo senza nessuno a bordo vengano saccheggiate.

L'ancora che speda.

Multe, danni e diffide in caso di incidente

L’ancora che speda. Quando a seguito di un’ancora che speda la barca finisce a scogli o in spiaggia occorre denunciare l’incidente avvisando la Guardia Costiera. Gli agenti della Capitaneria che intervengono se rilevano che a bordo al momento dell’incidente non c’era nessuno devono elevare una multa che in genere ammonta a diverse migliaia di euro. A questa sia aggiunge una diffida a rimuovere rapidamente la barca dalla costa e altre ammende per aver causato eventuali danni ambientali a causa della perdita di carburante, olii e altre sostanze inquinanti.  A quel punto non resta che avvisare anche la propria assicurazione. Se la barca ha una assicurazione casco, il proprietario risponderà solo per quanto riguarda la franchigia di questa, mentre tutte le altre spese, comprese le operazioni per riportare in galleggiamento l’imbarcazione e quelle per le riparazioni saranno sostenute dalla società assicuratrice.

L'ancora che speda.

Cosa succede se la barca è presa in noleggio

L’ancora che speda. Nel caso in cui a spedare sia l’ancora di una barca a vela presa a noleggio, bisogna considerare che si possono causare danni molto gravi alla società di charter sia per lo stato del cabinato stesso sia per l’interruzione della stagione lavorativa dello stesso con altri noleggi cancellati ed eventuali risarcimenti e penali ai clienti. Inoltre se l’incidente non permette di proseguire la vacanza, la società di charter non sarà tenuta in nessun modo a sostituire la barca danneggiata o restituire la quota del nolo delle giornate non godute.

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