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Isole Cook, arcipelago da sogno nel Pacifico meridionale

– 5 Gennaio 2024 – Vacanze in barca

Vacanze in barca

Isole Cook, arcipelago da sogno nel Pacifico meridionale

Situate nel Pacifico meridionale e precisamente a sud delle Hawaii, tra le Samoa e la Polinesia francese, le isole Cook rappresentano uno degli arcipelaghi più belli al mondo e sicuramente sono una destinazione che da sempre affascina i velisti. Merito sicuramente dei loro scenari naturalistici incontaminati che concentrano spiagge di sabbia bianca, montagne lussureggianti, lagune di acque turchesi e colorate barriere coralline che rappresentano la “cartolina” perfetta quando si immagina un vero paradiso tropicale. L’arcipelago delle Isole Cook conta una dozzina di isole principali sparpagliate su una superficie oceanica di oltre 850.000 miglia quadrate, pari a quasi 8 volte quella del Regno Unito, oltre a una infinità di isolotti e barriere coralline che lambiscono la superficie del mare.

Esplorare a vela questi atolli è però anche un’occasione unica per capire come gli esseri umani riescano a convivere con la natura marina rispettandola e prendendosene cura per le generazioni future. Non a caso il motto di queste isole è “Kia Orana!”, che nella lingua Maori esprime l’auspicio di una vita lunga e felice.

Leggi anche: Scali mitici: la magia turchese di Rangiroa in Polinesia Francese

Isole Cook

Stagione ideale e gli scali per i diportisti

Le Isole Cook fanno parte degli itinerari di navigazione transpacifici, dove la maggior parte degli yachts in genere arriva da Est, ossia da Bora Bora o da Tahiti, nella Polinesia Francese. Il viaggio a vela tra Bora Bora e Rarotonga richiede circa 4 giorni. Sono un po’ meno visitate rispetto ad altre isole del Pacifico meridionale, ma è proprio questo che rende questo arcipelago ancora più attraente, soprattutto per le sue lagune lontane e con una popolazione estremamente minima, concentrata sull’isola principale Rarotonga e nella sua capitale Avarua. Il porto dell’isola accoglie una media di 150 yachts all’anno. Altri scali suggestivi da raggiungere in barca sono Aitutaki, Atiu, Mitiaro, Mauke, Mangaia. Così come le isole più remote Manihiki, Pukapuka, Rakahanga e Penrhyn. Quest’ultima localmente conosciuta come “Tongareva” si trova a 848 miglia a Nord-Est di Rarotonga.

Il periodo migliore per visitare le Cook coincide con l’inverno australe, tra giugno e agosto, quando le temperature sono più miti e la piovosità è contenuta rispetto al resto dell’anno. L’estate australe, tra novembre ed aprile, è invece più piovosa, il clima è leggermente più umido e caldo e c’è il rischio di incontrare cicloni.

Isole Cook

Rarotonga e le meraviglie della sua laguna

L’isola principale Rarotonga, con la sua capitale Avarua, sarà quasi certamente il vostro primo contatto con le isole Cook, anche perché rappresenta lo scalo doganale obbligato per visitare le altre isole. L’isola è di origine vulcanica ed è di forma ovoidale. La parte interna è dominata da colline e monti coperti da una fitta vegetazione tropicale. Mentre tutta l’isola è circondata da una bella laguna blu turchese protetta da una barriera corallina talvolta raggiungibile a nuoto o in kayak. Le spiagge sono coralline e sono presenti in gran numero intorno a tutta l’isola.

La parte più bella della laguna che circonda Rarotonga si trova a Muri Beach, dove le acque cristalline pullulano di pesci tropicali, soprattutto attorno ai motu Taakoka, Koromiri, Oneroa e Motutapu e verso la barriera corallina. È perfetta anche per session di Sup, kitesurf e vela. Molto suggestive sono anche le Black Rock Beach sulla costa nord-occidentale dell’isola. Si tratta di formazioni rocciose nere che emergono dal mare in assoluto contrasto con la sabbia bianca. Nell’antichità la popolazione locale credeva che questo fosse il luogo in cui le anime iniziavano il viaggio verso l’aldilà. Regalano tramonti assolutamente magici.

Trekking panoramici e musei tradizionali

Rarotonga è un’isola dotata di un entroterra montuoso, attraversato da numerosi sentieri. Il percorso più interessante è il Cross-Island Track. Inizia dietro la città di Avarua e si snoda attraverso una lussureggiante foresta pluviale, con alberi ombrosi che offrono una gradita tregua dal sole tropicale. Il sentiero prosegue fino alla base di Te Rua Manga, un’imponente roccia vulcanica al centro dell’isola, alta 413 metri. Questo è il punto più alto del trekking, mentre si può concludere l’escursione con una nuotata e un picnic alla tranquilla cascata di Papua Wigmore’s.

Nella città di Avarua, nel Nord di Rarotonga, una visita interessante è la Biblioteca e il Museo delle Isole Cook che conservano la storia e la cultura dell’arcipelago, dai primi abitanti del Pacifico che vi si stabilirono più di mille anni fa, all’arrivo degli esploratori europei nel 1700, fino al passaggio all’autogoverno nel 1965. L’esposizione, gestita da volontari, comprende antichi strumenti musicali polinesiani, pentole e armi intagliate, oltre a fotografie e opere d’arte locali. Uno dei pezzi forti è un bellissimo “tivaivai”, una trapunta tradizionale delle Isole Cook, che pende dal soffitto e i cui quadrati raffigurano una canoa che attraversa le onde.

Isole Cook

Aitutaki e il fascino diOne Foot Island”

Altro scalo amato dai velisti in visita alle Cook è Aitutaki. È un vasto atollo tra i più grandi del Pacifico con una immensa laguna blu turchese che occupa la parte centrale ed una serie di “motu” che sorgono ai margini della barriera corallina esterna. Nella laguna si possono osservare tartarughe e vongole giganti e fare snorkeling sul relitto del cargo Alexander, arenatosi negli Anni 30. Qui si trova anche Tapuaetai, meglio conosciuta come “One Foot Island”, così chiamata perché l’isola assomiglia a un grande piede sinistro visto dall’alto. Trascorrere una giornata navigando tra le sue acque meravigliose e passeggiando lungo la sabbia zuccherina delle sue spiagge è una delle esperienze migliori da fare alle Isole Cook.

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