Ottimizzare i pesi a bordo fa bene anche durante la crociera
Ottimizzare i pesi a bordo. Navigare a vela anche quando si è in vacanza e non si hanno orari impone sempre una serie di vincoli e regole, magari difficili da accettare all’inizio ma che ripagano certamente l’impegno. Tra questi c’è sicuramente la gestione dei pesi a bordo. Oggi i cabinati a vela da crociera sono più leggeri e veloci rispetto al passato ma per una serie di motivi assomigliano sempre di più a case galleggianti al cui all’interno si stiva l’impossibile per non rinunciare al comfort. E così salgono a bordo il sup gonfiabile, il dissalatore, la macchina per fare il pane e così via.
In vacanza tutto è lecito, ma quando la barca si riempie a dismisura e magari accumulando i pesi senza un minimo di criterio, le prestazioni del cabinato quando navigherà a vela si ridurranno parecchio. Lo scafo infatti tenderà a rimanere con una superficie maggiore sott’acqua aumentando in maniera esponenziale l’attrito e di conseguenza riducendo molto la velocità di percorrenza della rotta. Certo, si può argomentare che c’è sempre il motore entrobordo pronto da accendere e farci macinare miglia, ma questo su una barca a vela è un mezzo ausiliario non essenziale. Vediamo allora alcuni consigli su come ottimizzare il peso e la sua distribuzione a bordo durante la crociera.
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Stivare a bordo l’inverosimile si paga caro
Grazie al progresso tecnico, oggi le barche sono costruite risparmiando peso il che vuol dire anche imbarcare sovrastrutture più leggere come rig in carbonio, cime in tessile ad alto carico, tendalini e cappottine in composito. Le vele stesse realizzate in Dacron evoluto e laminati riducono la somma dei pesi a bordo. Tutto questo non solo favorisce la velocità di navigazione ma anche il comfort generale della barca, visto che in una barca più leggera si riduce anche il beccheggio e il rollio.
Ottimizzare i pesi a bordo. Se però cominciamo a caricare le stesse barche con equipaggi sempre più numerosi, una cambusa che sfamerebbe un esercito, casse di birra e beveraggi a oltranza, così come attrezzature di ogni foggia e modello, ecco che la linea di galleggiamento non potrà fare altro che sprofondare sott’acqua e far piantare la barca.
Pesi grandi in basso e a centro barca
Ottimizzare i pesi a bordo. Anche se state partendo per una crociera vale la pena allora cercare di non appesantire eccessivamente la vostra barca. Puntate invece a una vacanza più essenziale, senza pesi morti e in maggiore sintonia con il ritmo del mare. I pesi che caricate, inoltre, non stivateli a caso ma cercate di concentrali il più possibile a centro barca e il più in basso possibile. Inoltre abbiate cura che ogni oggetto sia ben rizzato e non rotoli seguendo i movimenti dell’imbarcazione intralciando peraltro i movimenti dell’equipaggio.
Questo vale innanzitutto per la cambusa. Stivate tutto lo scatolame, le casse d’acqua dolce e le bottiglie o lattine in un gavone sotto le sedute del quadrato oppure ancora meglio in sentina. Una buona regola è quella di alternare bottiglie di vetro, liquidi in cartone e contenitori in plastica in modo da evitare urti accidentali e possibili rotture.
Batterie, bombole del gas e tender
Sempre a centro barca andrebbero stivate le attrezzature più pesanti, come per esempio i banchi batteria oppure l’ancora e la catena. A prua potrebbero invece rimanere i parabordi o il sup gonfiabile. Sotto la linea di galleggiamento andrebbero invece stivati ance i serbatoi dell’acqua e del gasolio, compresi quelli aggiuntivi, come pure eventuali taniche. Un’alternativa è assicurare quest’ultime in coperta, ma sempre a poppa vicino ai pulpiti. Qui starebbe anche l’eventuale bombola del gas, magari in un gavone apposito.
Ottimizzare i pesi a bordo. Quanto alle vele, le barche da crociera ormai spesso montano quelle rollabili. Eventuali vele di rispetto o quelle per le andature portanti si possono stivare sotto alle cuccette della cabina di prua. Altro accessorio di un certo peso è il tender. Se completamente sgonfiabile si può riporre all’interno della barca. Se invece è con la carena in vetroresina si può rizzare in coperta con i tubolari sgonfi, la chiglia rivolta verso l’alto e la prua rivolta verso la prua della barca in modo da contrastare efficacemente eventuali frangenti.
Sempre in coperta e possibilmente a poppa andrebbe collocata invece la zattera di salvataggio. Solo in questa area infatti è subito accessibile e può essere gettata in mare con facilità in caso di emergenza.
Anche il peso dell’equipaggio conta
Ottimizzare i pesi a bordo. Naturalmente anche l’equipaggio è importante in termini di peso, soprattutto in navigazione. Con venti leggeri, la maggior parte delle barche a vela ha una propensione per qualche grado di sbandamento. Dovrete spiegare all’equipaggio l’importanza di questo e chiedere loro di compensare leggermente spostandosi sul lato sopravento. Con vento forte questa esigenza è ancora maggiore e più importante. Idealmente, l’equipaggio dovrebbe essere tenuto insieme come un tutt’uno.
Oltre all’equilibrio laterale della barca, tuttavia, bisogna considerare anche l’equilibrio longitudinale osservando la prua. Se questa tende a sporgere dall’acqua, tutto l’equipaggio dovrebbe spostarsi in avanti. Sarà bello vedere quanto questi piccoli e semplici comportamenti possano essere efficaci a livello di prestazioni anche quando ce ne andiamo in crociera, rilassati ma preparati.